AMBITO URBANO: la Mobility Dog può essere fatta tranquillamente anche in città, ai giardini, nei parchi. Molto di ciò che ci circonda può diventare un attrezzo di Mobility Dog. Prova a immaginare: una panchina non è altro che una passerella, i paletti dei dissuasori di parcheggio sono un ottimo slalom, le catene, che spesso si trovano sui sagrati, possono diventare un saltino, le griglie diventano superfici diverse su cui passare, i carrelli come, ad esempio, quelli dell’Ikea o di Castorama sono perfette cariole (ma mi raccomando non portarteli a casa!), una fioriera cittadina (senza fiori, mi raccomando) può diventare un invio al podio, un tavolo da pic nic è un tunnel, gli attrezzi dei percorsi vita dei parchi sono delle ottime palizzate (panca addominali). E, con molto garbo ed educazione, (meglio in inverno o quando piove) i parchi giochi dei bambini offrono una serie di attrezzi mobili (come giostrine, ponti tibetani), di scale e di scivoli. Credo che non ci sia limite alla fantasia, quindi questo elenco potrebbe essere infinito…
AMBITO NATURALE: La Mobility Dog è un validissimo aiuto per quei cani che lavorano nel sociale come in Protezione Civile o quelli che effetuano i salvataggi in acqua.
Oltre alla Mobility in campo, infatti, si può lavorare in natura, anche in questo caso serve solo un poco di fantasia. Gli alberi tagliati sono passerelle o saltini, le pareti scoscese non sono altro che palizzate, i canali sotto i sentieri sono dei veri tunnel, i gommoni e le ovovie simpatiche altalene, i ponticelli mobili sono passerelle mobili naturali, il sottobosco e i ghiaioni superfici diverse, ceppi di alberi tagliati o barche in secca sono inviti al podio…
In conclusione, ogni momento è buono per interagire e fare cose con il nostro cane, importante è mettere in moto la FANTASIA e non scordarsi l’ALLEGRIA.